Note: |
8°. pp.59 (1) + 1 tav. f.t. con ritratto. inc. in rame da Ant. Verico. Cop. muta antica. Contiene anche di Giovanni Lessi: "Memoria letta all'imp. e reale Accademia economico-agraria de' Georgofili dal dr. G.L. nell'adunanza degli 8 luglio 1795". pubblicata qui per la 1° volta sul prospetto per l'erezione di un banco di sconto. indispensabile per favorire la crescita di industrie e del commercio. Giovanni Lessi nacque a Firenze nel 1743. con un parente sacerdote studiò storia e grammatica. e successivamente filosofia e greco. finchè si iscrisse all'Università di Pisa. Dopo la laurea in utroque iure. tornò agli studi umanistici e frequentò i salotti letterari fiorentini e accade-mie (Georgofili. Colombaria e la. Crusca. divenendo anche membro della Deputazione per la quinta impressione del Vocabolario). Partecipò alle discussioni linguistiche. scrisse versi in italiano. greco e latino. intervenne nel dibattito sulla libertà del commercio. ritenendo che questo permettesse di evitare il contrabbando e sostenne l'utilità di un banco di sconto (descritto nella Memoria letta nell'adunanza del 8 lug.1795 all'Acc. dei Georgofili. pubblicata postuma per la 1° volta in questo opuscolo). per applicare un basso interesse a sostegno delle manifatture e del com-mercio. Nel 1798 il Lessi presentò ai Georgofili le Osservazioni economiche sull'Isola del Giglio. dove parlò di produzioni viticole. pesca e nell'estrazione del granito e l'importanza di ripristinare il molo romano. Si battè perché le tasse fossero determinate da legge certa contro l'arbitrarietà di imposizioni. Nel 1799 il L. fece parte della deputazione agli Approvvigionamenti militari. divenendo poi giudice nel Tribunale del commercio per gli affari mercantili. del quale fu presidente nel 1814. Si interessò anche di agricoltura e di storia naturale: lo testimoniano i Pensieri intorno alla natura dei grilli. o cavallette che dir si vogliano. le quali in certe annate moltiplicandosi infestano le campagne. per trovare rimedi contro quello che veniva considerato un flagello divino. ma si occupò anche di linguistica agronomica. per unificare il linguaggio e definire una nomenclatura rustica universale. Nel 1815 fu colto da una malattia biliare. rifiutà le cure e morì nel 1817. |