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8°. pp.200. T. tela coeva su cui sono incollate la cop. anter. e post. della br.edit. una mancanza e un alone al marg.sup. del front. per nascondere un antico ex libris. Lievi fioriture. Dedicatoria di Telesforo Bini. che aveva curato l'ediz.. al comm. Francesco de Rossi. proprietario del codice da cui provenivano le laudi. Le laudi sono precedute da un'ampia introduzione (pp.5-19). dove si legge che Bianco da Siena appartenne alla Compagnia dei gesuati. il movimento dei poverelli di Cristo. fondato verso il 1360 dal mercante senese Giovanni Colombini. dei quali fu bografo Feo Belcari: "In questo tempo (quando cioè il b.Giovanni colla sua compagnia andava per incontrare papa Urbano che veniva da Avignone a Viterbo colla corte. che è quanto dire fra maggio e giugno 1367) era in Siena un giovinetto. nominato Bianco di Santi. il quale era dell'Anciolina di Vald'arno di sopra. del contado di Fiorenza; ma perché da picciolo fanciullo s'era all'arte della lana di continuo in Siena esercitato. fu di poi sempre chiamato il Bianco da Siena" (pp.6-7). Il vol. contiene 92 laudi. disposte su 2 colonne. Ediz. in 338 esempl. num. (n.92). |