![]() All'eminentissimo e reverendissimo signor cardinale Ranieri de' conti d'Elci legato di Ferrara.
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Autore: | BECHI Niccolo |
Editore: | nella stamp. di P.G.Viviani |
Anno stampa: | 1741 |
Luogo stampa: | In Firenze |
Codice: | 55482 |
Catalogo: | Agiografie - Firenze - Ed.700 |
Num. catalogo: | 254 - 16 |
Prezzo: | 180.00 € |
Note: | 8°. pp.XX-272. front. in caratteri rossi e neri. con stemma cardinalizio inc. in rame + 2 tav. f.t. inc. in rame (ritr. di Filippo Franci ideato da Petrus Dandini e inc. da C. Gregorj e monumento funebre su tav. ripieg. ideata da Carol Marcellini e inc. da J. Verkruys). testatine. capilett. e fregi xil. P. perg. coeva. nerv. e tit. calligr. al dorso. Filippo Franci (Firenze 1625-94) frequentò le Scuole pie e la Congregazione dell'oratorio di S. Filippo Neri. Dedicò la vita alle iniziative assistenziali. in particolare fu il fondatore dell'ospedale fiorentino di S. Filippo Neri. detto Pia Casa del rifugio a Quarconia. o spedale del Franci. L'ospedale. sotto la protezione del princ. Leopoldo de' Medici e poi di Cosimo III. oltre ad accogliere ragazzi abbandonati. dei quali venivano curati l'istruzione e il collocamento in botteghe. si occupava anche della correzione dei giovani "discoli" (sia abbando-nati. che inviati a pagamento dai genitori. che ospitava in 8 piccole celle e dei quali curava sia la punizione. che il recupero) e accoglieva donne nubili in gravidanza e vedove. Tra l'altro l'ospedale dedicava grande attenzione alla cura della tigna e di altre malattie considerate incurabili (p.53). Il Franci operò pure a Livorno. dove cercava musulmani ed ebrei da convertire al cattolicesimo e lasciò i beni in eredità all'ospedale. per curare e dare lavoro ai poveri. [Moreni I p.101: "Appiè del libro vi sono le notizie riguardanti l'esequie celebratigli. col rame del funerale. l'orazione del can. Salvini e molti componimenti poetici in lingua latina ed in arabo. caldo e siriaco. composti da Pietro Ambaracch della Comp. di Gesù. maronita. lettore di lingue orientali nell'Univ. di Pisa. Nella pref. a p.XII dice di aver registrato le virtù di Carlo Gianni. allievo del Francie quindi suo successore nella predetta Casa pia."]. |
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