StampaAntiperistasi pisane sul risorgimento e cultura delle arti.
Autore: (TEMPESTI Ranieri)
Editore: Nistri
Anno stampa: 1812
Luogo stampa: Pisa
Codice: 53434
Catalogo: Pisa - Arte - Duomo - Camposanto
Num. catalogo: 249 - 235
Prezzo: 90.00 €
Note: 8°. pp.100 (2) + 5 tavv. inc. in rame f.t. Mz. perg. coeva. tass. con tit. oro al dorso. Fioriture e lievi arross. Timbretto ex libris al front. Si tratta di 3 dialoghi tra 3 personaggi. Erotesio. Sicofane. Filalete. che discutono d'arte. Esordisce Sicofane nel 1°dialogo: "Bel paese. bel secolo in cui viviamo! sembra veramente privilegio esclusivo dell'età nostra quello di aver compitamente illustrata l'istoria delle belle arti. Alle opere magistrali del Vasari....del Baldinucci.... del dotto Lastri....del celebre Lanzi.... del ch. da Morrona... può dirsi con verità quasi niente restare a desiderarsi. per assicurarsi allanostra Toscana la gloria... del progresso delle medesime arti.."(p.3). Ribatteva Filalete che invece c'era molto da dire. come ad esempio si poteva confutare l'idea del Vasari che l'arte iniziasse con Cimabue. dato che il Duomo di Pisa era stato eretto nel 1063 e decorato da valenti scultori: questo è l'argomento del 1° dialogo. Nel 2°dialogo si discuteva su una teoria di Erotesio: "tutti coloro che esercitarono le belle arti in Italia. nei tempi barbari e prima di Cimabue. o furono greci. o avevano appreso l'arte dai greci"(p.41). Il tema del 3° dialogo. introdotto da Sicofane: "Il celebre Camposanto pisano. l'istoria muta e pratica delle belle arti si affretta alla sua deperizione per colpa dei cittadini. i quali. o non ne hanno giammai riconosciuto il pregio. o almeno hanno trascurati tutti i mezzi per conservarlo..."(p.73) [Melzi I p.67 con nome dell'Aut.: "è una forte critica contro la Pisa illustrata da Alessandro Morrona."].
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