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16°. pp.(12) (comprese 2 bb.) 135-1 b. Mz. pelle coeva. nerv. tit. e fregi oro al dorso. Un lieve alone interessa alcune carte centrali. Il Don Pilone. ispirato al Tartufo di Molière. è una mordace satira contro eminenti personaggi toscani. ipocriti e baciapile e il Gigli. per sfuggire alla censura. si finse il traduttore dell'op. [Olschki. Choix 21451 cita questa ediz.: "Edition originale de la comédie la plus celébre de cet auteur. composée a imitation du Tartufe de Molière". Gamba 2257: "Ediz. orig. dell'autore dedicata a Flavia Teodoli Bolognetti con lettera da Roma 30 gen. 1711. La commedia è una bella imitazione del Tartufo di Molière ed ha gli intermedii in versi..." Pellegrini. Fondo sen. del Monte dei Paschi. 108 cita l'ed. Bologna. 1717: "È forse la commedia più conosciuta e apprezzata dal Gigli. rilevante anche per la storia del teatro italiano; fu rappresentata per la prima volta nel 1709 con grande successo di pubblico. ma anche con i malumori delle persone che si riconobbero nella satira dell'autore e che ottennero il divieto granducale alla rappresentazione dell'opera. Qui non in 1°ed. perché se ne conosce una apparsa nel 1711 (Lucca Marescandoli). Più volte riproposta dagli editori nel corso del secolo". Allacci 629. Parenti p.260. Biancardi-Francese p.218. Manca a Vinciana che cita molte opere dell'Aut. tra cui: "La sorellina di Don Pilone...S.l. 1768.] |
Il don Pilone ovvero il bacchettone falso. Commedia tratta nuovamente dal franzese da G.G. e dedicata alla ill. sig. con-tessa Flavia Teodoli Bolognetti.
