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16°. pp.(2) 75-3 bb.. cop. muta. L'op. inizia con la "Epistula Gabrielis Galindi"(pp.1-9). inviata al Pereira. in data Matriti 17 Julii 1767. dove veniva sottoposta la questione teologica se "..discipuli facultatem. ac jurisdictionem in sacris antistibus agnoscunt. qua in casibus urgentis necessitatis. quando vere a s. Pontefice fieri nequit quavis vera de causa. ea de medio tollant impedimenta matmonium dirimenta. etsi publica. anteque ipsum contractum. quae idem s. Pontef. si interpellari valeret. stante justa causa dispensaret..."(p.2). Molto articolata e complessa era la risposta del p. Pereira. che aveva ricevuto "cum gaudio" la lettera in un momento in cui "...expulsis de Hispania Jesuitis expulsas quoque inde esse Transalpinas opiniones seu potius tyrannides..."(p.11). Ma. pur citando s.Tommaso. il "doctor Angelicus". le argomentazioni del P. non piacquero alla chiesa. se il Cernitori (che non conosce questa op.) scriveva: "teologo della Congr. dell'Orat. di Lisbona. Tra tutti i libri pieni d'errori 2 sono i più rimarchevoli. Uno è intitolato Della poetestà dei vescovi circ a le dispense ne'pubblici impedimenti di matrimonio e l'assoluzione de' casi riservati al papa ... L'Autore li ha scritti in portoghese e le venete stampe di V.Radici han dato all'Italia. che non avea bisogno di questo stemperatissimo regalista. in nostra lingua. il primo in data 1767..."] |