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16°. pp.504. p. perg. coeva con macchie. Lievi fioriture. Un alone all'angolo sup. esterno di tutte le carte. Ex libris calligr. al front.. datato 1815. antiche note ai margg. Scritte alle sguardie. Nella pref.. tradotta in italiano. l'Aut. scriveva di aver composto l'op. dopo il successo delle Selectae e Veteri Testamento. e si era ispirato a Cicerone elencando centinaia di esempi. tratti dagli antichi scrittori "profani" (tutti citati con relativi riferimenti bibliografici): "Siccome ho stimato necessario mescolare i precetti cogli esempi. secondo che fatto ha Cicerone. a fine di dichiarare. stabilire. abbellire gli uni per mezzo degli altri. ho giudicato di non poter far meglio che dividere questa vasta materia secondo il metodo ch'egli ha seguito nel suo Libro I degli Uffizj e di appigliarmi a un ordine certo di massime e di fatti... Cicerone. come ognun sa. attribuisce tutto quello di cui dee trattare. alla Prudenza. alla Giustizia. alla Fortezza e alla Temperanza. Io n'ho seguita tal divisione... e ho collocato alla testa un primo libro molto corto che riguarda Dio..."(p.12) e in questa op. le centinaia di esempi tratti da autori antichi. sono divise in 2 parti e 5 libri: Pars I: Liber I: De Deo; Lib.II: De prudentia; Lib.III: De justitia - Pars altera: Lib.IV: De fortitudine; Lib.V: De temperantia. [Biografie universelle anc. et mod. XIX 397 per il nome dell'Aut.(St.Quentin 1660-1728) e di questa op. (1°ed. 1727): "...Le Selectae e Veteri Testamento et le Selectae e profanis obtinent un grand success particulièrement le second. suivi longtemps dans toutes les écoles de l'Europe..."]. |