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8°. pp.20. t. tela recente. conserva la br. edit. Al termine dell'opuscolo: "Dal Correspondant". Viene ripercorsa la vita del gen. La Moricière. "figlio della Bretagna". che "appena uscito di scuola... si lanciò alla conquista di quelle sponde d'Africa che furono l'ultimo legato dei Borboni alla Francia. La presa diAlgeri fu la prima delle sue glorie miliari..."(p.2). Comprese che. nel deserto. era necessaria la velocità e così "aveva studiato come facessero gli arabi: gli aveva spiati nell'atto che scavavano il suolo. vi sotterravano il raccolto. cosicchè. dopo il nostro passaggio per mezzo a questi magazzini sotterranei. sopra i quali avevamo accampato senza scuoprirli. ritrovavano intatte le provvisioni..."(p.8). Dopo la vittoria in Algeria. fu eletto alla Camera tra gli indipendenti e. nel momento in cui l'Aut. scriveva (1860 ca.). era chiamato da Pio IX a difendere la S. Sede. |