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16°. pp.48. cop. muta. Fioriture. Dialogo tra un missionario (che defniva la Comp. di Gesù la "Società di Satana". p.5) e un "figurista" (che denunciava "da una parte tante ricchezze e dall'altra tante miserie". p.5). introdotto dall'Aut. con breve prefazione: "Per te. caro lettore. scrissi queste linee. nell'unico scopo di farti riflettere sopra lo sato della tua coscienza e per farti aprire gli occhi sopra quello che ti circonda dall'infanzia. Come te vissi anch'io immerso nella superstizione... che fosse impossibile vivere senza appartenere al papismo... Indarno due o tre preti papisti. siasi con calunnie. siasi con artifizi. perché veggono che un buon numero di Italiani hanno scosso il giogo di Roma. cercano. spinti da zelo gesuitico. di chiudere le porte ai missionari evangelici. che vanno di casa in csa con la Bibbia in mano... Circa 40 preti e altrettante congregazioni... oggisono apostoli zelanti delle dottrine bibliche... Svizzera. Francia e Inghilterra che personificano la Libertà.essendo la prima la testa. la seconda il corpo. la terza il cuore. tengono le braccia aperte per riceverti. Sii sicuro che dove c'è libertà. c'è filantropia... e società pie che porgono la mano ai miseri..."(p.4) [Ghisalberti II 443 questa op. con nome "Antonio" anzichè Angelo e dati Londra. Nisbet. 1846.]. |
Il prete italiano in Londra.
