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8°. pp.(4) 560. Mz. tela coeva. tit. oro al dorso. Timbretti di ente privato. Fioriture e lievi macchie giallastre. Ampia pref. di G. Faldella (pp.1-149). in cui viene ripercorsa dettagliatamente la vita dell'Azeglio e. in brevi cenni. quella del Pantaleoni. che avendo annotato le lettere "si rivela completamente in questo carteggio a chi non possedesse altra notizia di lui"(p.112). ma il Faldella teneva a ricordare che fu medico. poltico. totalmente "saldo sui cardini dell'unità e della libertà nazionale". avverso al potere temporale del papa e "non si lasciò trascinare dal suo maggiore amico (l'Azeglio) nelle velleità di fare Firenze capitale definitiva rendendo Roma "municipio libero con sovranità nominale del papa". Anzi Pantaleoni si rese straordinariamente benemerito della storia nazionale. distruggendo la credenza... che Cavour avesse proclamata Roma capitale. solo pro-forma. mentre inviava a Parigi un legato particolare per accordarsi col papa"(p.112). L'epistolario contiene un centinaio di lettere (alcune in possesso del Pantaleoni. contrassegnate con P. altre dell'Edit.. segnate con A.E.) dal 18 ag.1847 al 24 ago.1865. [Ghisalberti I 149]. |