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8°. pp.16. aquila e arma borbonica xil. al front. T. tela recente. Il tentativo di indipendenza siciliana. del 1848. terminò nel maggio 1849. dopo che le truppe borboniche. al comando del gen. Filangieri. riconquistarono l'isola. Ferdinando di Borbone mantenne solo formalmente lo Statuto e concesse una larga amnistia. i cui decreti (datati dal 7 mag.1849 e firmati dal pretore. bar. Riso). sono contenuti nella 1°parte di questo opuscolo (pp.1-10). Nonostante l'amnistia fosse estesa a tutti i reati comuni e politici (p.5). venivano esclusi 43 individui. tra cui: Ruggiero Settimo. duca di Serradifalco. march. Spedalotto. princ. di Scordia. duchino della Verdura. Giuseppe La Masa. l'ex ministro La Farina. march.di Torrearsa. "cav. Alliata. quello spedito in Piemonte". Raffaele Lanza. etc. Nella 2° parte dell'opuscolo: "Comando in capo del corpo di esercito e della squadra destinati alla spedizione di Sicilia. Ordinanza" che inizia: "Occupata pacificamente questa città dalle reali Truppe e lasciatane l'intera custodia alla Guardia Nazionale..." si imponeva a "tutti gli abitanti di Palermo e delle sue dipendenze suburbane... nel termine improrogabile di 48 giorni consegnare le armi di qualunque spe-cie e le munizioni da guerra..."(19 mag.). seguito dall'elenco dei luoghi dove fare la consegna delle armi e dai decreti del princ. Carlo di Filangieri di Satriano che nominava la Corte dei Conti. la Prima e la Seconda Camera. il direttore dei Dazi. i consiglieri d'Intendenza. i senatori. |