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cm.8x16. pp.28. Cop. marm. 800sca. Picc. mancanze restaurate al marg . interno bianco. Vengono descritte le condizioni meteorologiche che avrebbero potuto causare il terremoto e curiosi segni premonitori: "Vogliono alcuni che fosse indizio di vicino terremoto la grave e lunga siccità... Nel mese di maggiosi provò varj giorni un eccessivo freddo... poi si passò a un caldo che neppur esso competeva la tempo. Fu osservato inoltre alcune sere un globo di fuoco grande. siccome la luna apparisce. scendeer dal cielo e calare a poco a poco giuso in terra e arrivato spandersi e svanire.... la sera innanzi al gran giorno apparive il cielo sereno e pieno sopra l'ordinario di stelle. La notte vegnente gli animali diedero segno di esser compresi da un insolito terrore..."(p.6) e prosegue con la descrizione del terremoto e alcune osservazioni particolari: "Fu veduta la strada in alcuni tratti aprirsi... alcun fiume. come i due nostri Bosso e Burano ritirarsi nel corso... le sorgenti. massime del Monte Nero e Jego mandarono allora l'acqua torbida e certune negre come l'inchiostro..."(p.7). con testimonianze di sopravvissuti. fino ai soccorsi e l'estrazione dei cadaveri. |
Lettera di mons. L.A.B. vescovo di Cagli all'em. card. Antonelli protettore di detta città sul terremoto ivi accaduto il 3 dello scorso giugno 1781.
