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16°. pp.59 (1). t. tela recente. conserva la br. edit.con una mancanza alla cop. anter. Dalla pref.: "I rigeneratori d'Italia. i padri della patria. i demagoghi del 1849 non si son tenuti contenti d'aver lasciata Roma tradita e agli uccellati e dileggiati suoi cittadini un monumento anche troppo durevole... della morale pubblica prostituita. nelle ricchezze comuni e domestiche dilapidate e poste in mano agli usurai dell'America. dell'Inghilterra. della Francia del Belgio. della Svizzera.... nell'atterramento delle case. nella distruzione de' giardini... Si sono compiaciuti di lasciarci a comune istruzione i documenti della loro buona volontà negli archivi e ne' protocolli... ed anco nelle private e segrete loro corrispondenze..."(p.3) e l'ignoto curatore riuniva in questo opuscolo varie lettere di Giuseppe Mazzini Garibaldi e altri rivoluzionari per mostrare la loro "ferocia". L'o-puscolo contiene 15 lettere. datate dal 23 apr. al 6 ago.1849. di Mazzini (alcune anche quando fu triumviro di Roma). Garibaldi. Giuseppe Avezzana. min. della guerra. i comandanti Masi e Capeccioni. Ant. Bazzani. etc.; altre 10 del cappellano maggiore della repubblica romana e dei reppresentanti delle barricatr Caldesi. Cernuschi e Cattabeni; altre 3 ordini del cittadino Meloni per indennizzare cittadni da danni subiti; e infine la Lettera di G.Mazzini a un amico. del 6 ago.1849. che iniziai: "Roma è caduta!..." (estr. dal "Globo giormn. ingl. del 30 ago.1849"). |