Discorsi morali su la tavola di Cebete Tebano. | |
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Autore: | MASCARDI Agostino |
Editore: | S.d.t. |
Anno stampa: | 1630 ca. |
Codice: | 43934 |
Catalogo: | Filosofia - Ed.600 |
Num. catalogo: | 229 - 73 |
Prezzo: | 180.00 € |
Note: | (si desume da Autori italiani del '600). 8°(cm.25). pp.(16) 250 (35) 1 b.. in realtà 254 (ripetute nella numerazione le pp.64-67). in questa ediz. è presente solamente l'occh. (cfr.Autori italiani del 600 . 2213). T. cart. coevo. tit. call. al dor. Lievi macchia e una tarlatura al marg. bianco delle pp.69-120 che in rari casi interessa qualche lettera. Cebete fu discepolo di Socrate e autore del dialogo Pinax. noto come Tavola di Cebete. "une allégorie. dont le but est de préconiser la Moderation et la Patience. car le Mal est inévitable dans la vie"(cfr.Caillet I 330). L' op.. dedicata dall'Aut. al card. Maurizio di Savoia. contiene 40 discorsi. divisi in 4 parti. Parte I: La coltura dell'animo in paragone di quella del corpo; Conditioni della vita humana e perchè meglio sotto il simbolo d'una tavola di pittura che di qualunque altra cosa s'intenda; Uso e utilitù delle favole nelle cose spettanti alla religione e al costume; Perché sia di tanto minore il numero de' buoni che de' malvagi; La Sfinge che cosa fosse in quanto alla storia e perchè Cebete si ponga per simbolo dell'ignoranza; Famosa divisione delle cose in buone. in ree e indifferenti...; Del genio così buono come reo... - Parte II: La bevanda che la fraude porge a ciascun'entrante nella vita mortale; Cose indifferenti e nominatamente de' piaceri e degli affetti; La fortuna come e per qual cagione si dica pazza. sorda e sedente sopra una sfera; La fortuna in quanto da' fi-sici vien riposta fra le cagioni. dagl'idolatri fra le false deità; Libidine e avaritia figliuole primogenite della fortuna; Adulatione in quanto è vitio d'animi servili; Divina vendetta che serve al correggimento de' disciolti costumi; Malinconia in quanto è seguace della colpa commessa e parte del casti-go; Lagrime in quanto son parte della pena dovuta alle scelleratezze commesse; Disperazione. in quanto talhora buoni effetti cagiona e talhora vien a esser pena di colpa commessa; Infelicità derivante dal mal operare; Pentimento del mal operare cagionato dalle sciagure - Parte III: Poesia; Rettorica; Dialettica e musica; Aritmetica; Geometria; Astrologia; Epicurei. o sia della vita menata sotto la scorta de' piaceri del senso; Critica. - Parte IV: Purgatione dell'animo per l'acquisto della virtù; Via faticosa della virtù; Continenza; Tolleranza; Campi Elisi o sia l'Isole fortunate; Sapienza e perché sopra una pietra quadrata si posi; Verità. [Autori Ital. del '600. libr. Vinciana 2213: "Curiosa ediz. senza indicazioni tip. sconosciuta alle principali bibliografie" e in 2212 l'ediz. Ve-nezia 1627: "...la più importante... è la III (parte) che tratta di poesia. rettorica. dialettica. musica (il cap. più interessante). aritmetica. geometria. astrologia. Epicurei. "o sia della vita menata sotto la scorta de' piaceri del senso" e della critica. L'op. termina con considerazioni di carattere filo-sofico e etico". Haym p.279 n.2 e Olschki. Choix. 11113. l'ediz. orig. Venezia 1627.] |
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