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8°. pp.44 (4) + 1 tav. inc. in rame con ritratto della beata. T. cart. colorato recente. Lievi fioriture e aloni di umidità. Al termine: "Iscrizione apposta sulla porta della Chiesa di S. Domenico nel giorno della beatificazione della b. Chiara il 17 aprile 1831". Chiara (1420-77) fin da ragazza manifestò una fede profonda. Dopo pochi anni di matrimonio. rimasta vedova. decise di farsi suora. ma il padre. assolutamente contrario. la fece rinchiudere in casa e vi rimase per 5 mesi. continuando a compiere opere di bene: "sentendo Chiara un dì lamentarsi in istrada una povera donna tremante dal freddo. comecchè quasi affatto ignuda. si trasse immediatamente di dosso la propria veste e quella per la finestra che dava luce alla stanza gettò alla mendica femmina"(p.15). Finalmente il padre la lasciò libera di entrare in convento e nel 1382 lei stessa. con 4 compagne. ne fondò uno di clausura strettissima. quello "delle RR. Madri del Monastero di S. Martino dell'ordine di s. Chiara (p.10) e mutò il nome di Torra in quello di Chiara. Il racconto prosegue con la narrazione di alcuni miracoli. tra cui ritrovamento. dopo la sua morte. della lingua intatta. |