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16°. pp.(4) 148. manca il ritratto litogr. di Masaniello (cfr.Sorbelli). t. tela recente. Fioriture e aloni di umidità. Scriveva l'Aut. nella pref.. di aver tratto questa storia da molti libri di librerie private e da un "ms. che si conserva presso il nostro chiar. mons. Capecelatro. del qual ms. altri già notò l'importanza". L'op. narra la storia della rivolta di Napoli. del 1647-8. capeggiata da Masaniello. con chiaro intento propagandistico. che metteva in risalto la mancanza di accordo tra nobili e popolo. come è ben evidente dalla conclusione: "Varie volte toccai in quest'opera della division d'animi ch'era fra popolo e nobiltà. Covava ab antico. Il moto di Masaniello non fece che manifestarla. Or la medesima division d'animi in due fatti più recenti mi conviene di volo accennare. Il giorno 22 settembre 1701 il principe di Macchia... fattosi in piazza di mercato arringò il popolo perché fedele in Casa d'Austria si mostrasse e re d'altro sangue a patto niuno non accettasse... In tal modo. ragionava il principe. loro popolo si sarebbero liberati dal cotanto detestato giogo spagnolo. Ma il popolo di non volersi impicciare rispose: 'Nella sollevazione di Masaniello loro nobili avere abbandonato il popolo. ora il popolo essere deliberato di lasciar sola operare la nobiltà'. Dura anche a d' nostri nella plebe il disprezzo per quella vana mossa di nobili... Né miglior accordo si parve 98 anni dopo. quando in su lo spirar del passato secolo. la nobiltà in gran parte si chiarì per la libertà co' forestieri e la plebe tutta per la indipendenza col principe..."(p.147). [Sorbelli. Op. alla macchia... 923. segnala un ritratto e scrive: "Volumetto di propaganda"]. |