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16°. pp.182. mz. pelle coeva. titolo e fregi oro al dor. Scriveva l'Aut.: "I pensamenti che hanno per soggetto la felicità e la dignità dell'uomo non appartengono a quello che li ha concepiti; sono essi devoluti all'umanità... La verità non soffre più d'esser schiava: ella si agita tra i re che l'incatenano e i popoli che vogliono liberarla... Il mondo sociale non vuol più regolarsi senza di lei; esso più non si contenta della prudenza che la celava ... la pone in prima fila tra i benefizj che ogni uomo debbe agli uomini..."(p.3). Inizia con queste parole l'acuta analisi dei mutamenti culturali e politici avvenuti in Europa all'inizio del XIX sec. L'Aut. si poneva significative domande: "Se si rifletta attentamente sui pochi sentimenti popolari dei re e sull'indebolimento dello spirito monarchico dei popoli; se d'altra parte si consideri quanta forza morale abbiano i popoli acquistata e quanta i re ne abbiano perduta..: l'Europa resterà monarchica o diverrà repubblicana?"(p.33) e sui prodromi della rivoluzione del 1830 in Francia: "Napoleone. che non aveva in mira che il suo potere. richiamollo (cattolicesimo) come strumento di governo... Luigi XVIII ebbe la buona sorte di trovarlo ristabilito... Questo re troncò con un sol tratto tutta la questione della monarchia. sottoponendo con una sola parola. tutta l'educazione pubblica al potere de' preti cattolici... questo re. prima di scender nella tomba.aveva preparato la rovina di ogni esistenza costituzionale e... si fu che i cittadini lo benedirono per aver dato loro una Carta e i preti lo benedivano per aver dato loro i mezzi di annientarla..." (p.102) [Barbier I 913 con titolo orig.:Des destines futures. Manca a Melzi. Passano. Parenti Diz. luoghi di stampa falsi... In un'ediz. Firenze. s.d. veniva indicato come primo traduttore. Pietro Aretini.] |