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8°. pp.128. Cop. posticicia. Una firma al front. Nella dedicatoria "Ai miei compatriotti". scriveva l'Aut.: "I miei canti che sono il risultato d'indicibile sdegno verso il moderno paganesimo denominato papismo. forse non piaceranno ad alcuni che strombazzano sentenziosamente esser ciò vietato dall'odierno incivilimento" e proseguiva nei canti con pungenti attacchi al clero. come ad es. nella nota del canto. "I veri patriotti del clero": "Chi primo ed ultimo chiamò in nome di Dio. lo straniero in Italia? Il prete. Chi tradisce. chi insanguina l'itala terra? Il prete"(p.9). Tra i canti: Il credo degli italiani a papa Malestai; Il vaso di Pandora secondo i preti. epigramma; Ultima prece del filosofo Gioberti allo Spirito Supremo; Alla feccia del papismo; Il canto dei Siciliani a Garibaldi; All'ex-monaca Gilda; Il carattere di Garibaldi; Una bellezza del Sebeto; etc. |
Per la morte del Papato. alla patria libera. canti.
