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7 voll. in-16°. pp.XIII (13) 481 (3) + 1 tav. f.t.; (4) 485 (3) + 1 tav. f.t.; (4) 483 (1); (4) 439 (1); (4) 437 (3) + 1 tav. f.t.; (4) 457 (3) + 1 tav. f.t.; 485 (3) Br. edit. Fioriture. Timbretti ex libris e firma in tutti i voll. Dalla pref. del 1° vol.: "I Pensieri letterari e filosofici di G. Leopardi che s'incominciano a pubblicare in questo volume leggonsi in originale autografo tra le altre carte le quali. morto l'illustre scrittore (14 giu.1837) rimasero a Napoli in custodia di Antonio Ranieri. Questi. alla sua morte. legò. come ricordo. alla Biblioteca Nazionale di Napoli i manoscritti di altri e suoi. di cose letterarie sia stampate sia non stampate che erano in suo possesso... Allora si fece avanti il conte Giacomo Leopardi... nipote del poeta e impugnò che nel lascito del Ranieri alla Biblioteca potessero esser compresi i manoscritti leopardiani. come quelli che appartenevano alla famiglia sua... La controversia innanzi ai magistrati non ebbe fine; ma intanto.... i manoscritti leo-pardiani furono affidati in deposito all'on.Santamaria Nicolini esecutore testamentario del Ranieri ... In questo mezzo la Deputazione marchigiana di storia patria... deliberava solenni onoranze alla memoria di G. Leopardi nel centenario della sua nascita 29 giu.1898 e tra le onoranze proponeva...la pubblicazione del catalogo della biblioteca della Casa Leopardi... Il che veniva a risvegliare la questione giuridica e la curiosità letteraria circa le carte suggellate e deposte nel Pio Monte della Misericordia... (e) il conte Giacomo Leopardi si profferiva di rinunziare... allo Stato e al Ministero della pubblica istruzone ogni suo diritto sui manoscritti leopardiani... Così i manoscritti leopardiani. occulti da 60 anni per balia di Antonio Ranieri. divennero proprietà della nazione e saranno conservati ai pubblici studi nella maggior biblioteca di Napoli..."(pp.V-VII). |