Note: |
16°. pp.(4) 239-1 b.. t. tela recente. Fioriture. Si tratta di un dialogo tra Muzio e Filippo. di cui l'Aut. scriveva nella nota al lettore: "La conversazione che io ti presento è un fatto vero. Nulla si è aggiunto agli argomenti... Chi scrive non è retrivo o spigolistro. ma si gloria di essere cattolico e italiano"(p.1). Tra gli argomenti del dialogo (elencati in un sommario al termine): La giovane Italia settaria e tenebrosa e la giovane Italia leale e manifesta; Cagione per cui molti fra la gioventù dimenticano Dio; Necessità di una religione; Le passioni accecano troppo facilmente la ragione; Tutti i seguitori della ragione emancipata sono irreligiosi. anzi tengono solo se stessi per Dio; La ragione emancipata non può interpretare Bibbia siccome pensano i protestanti; La Chiesa cattolica specificatamente indicata da Cristo come l'unica sua Chiesa; Quanto sia non solo esecrabile ma anche inutile il consiglio di inimicarsi la Chiesa per le utopie politiche; Guadagnerebbe l'Italia con una indipendenza la quale perdesse il s. pontefice e ne scemasse la maestà?; Stranezza dei tristi che adirano contro la sovranità temporale del pontefice e non si adirano contro il pontificato dei principi; Se il pontefice abdicasse al principato temporale sarebbe in gravissima angustia la fiducia spirituale della Chiesa; Come i pontefici. cessata la persecuzione della Chiesa. fossero in gravi angustie fino a che non salirono al ltrono; Guadagnerebbe l'Italia se riuscisse all'unità e all'indipendenza?; I promotori delle recenti rivoluzioni hanno per fine la felicità dell'Italia?; etc. |