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16°picc.. pp.175-1 b. Br. edit. dors rinf. e piccoliss. mancanze ai margg. Osservava l'Aut. che alla morte del Cavour. nessuno aveva colto la sua eredtà: "il piccolo Piemonte era riuscito. per l'intelligenza di un uomo. a ottenere nei consigli d'Europa la posizione di grande potenza... Ora che 22 milioni di popolo sono agglomerati sotto lo stendardo della monarchia nazionale. dov'è il fermo lignaggio del conte di Cavour?"(p.8). Fu eletto il Ricasoli. per la specchiata onestà. "ma l'onorevole toscano si trovò circondato da una fitta maglia d'intrighi..."(p.11) e prosegue la lucida analisi della situazione politica italiana: i problemi che trovò il Rattazzi e le accuse mossegli. soprattutto per il suo operato contro Garibaldi. che era etntrato in Sicilia e ora minacciava Roma (p.80-81). E l'Aut. mostrava come ormai fosse irreversibile il desiderio degli italiani di avere Roma capitale. |